Percorsi di Focusing
Il Focusing è un metodo di conoscenza introspettivo, fondato sull’integrazione mente-corpo, che insegna a prestare ascolto alle sensazioni che il corpo trasmette nel momento in cui si indirizza l’attenzione verso l’interno di se stessi e ci si concentra su tematiche o obiettivi rilevanti della propria vita, e a integrare questa consapevolezza a livello cognitivo.

Si tratta di una tecnica (fondata negli anni 70 da Eugene Gendlin) che permette di apprendere partendo da quella fonte inesauribile di consapevolezze che è il proprio corpo.
È molto utile in situazioni in cui si confronta con qualche limite o blocco che non permette di orientarsi o impegnarsi in propri obiettivi di cambiamento o apprendimento, quando qualcosa ci frena ma non sappiamo bene che cosa, o quando c’è confusione emotiva o non ci è chiaro che cosa realmente si voglia. Il focusing permette di accedere a una consapevolezza meno filtrata e condizionata dalle nostre storie e credenze personali.
Rispetto al coaching, il focusing si focalizza interamente sul SENTIRE del corpo con un atteggiamento di accoglienza e di apertura, lasciando in stand bye la riflessione cognitiva (ciò che la nostra mente dice o pensa di sapere), questo permette di giungere a delle consapevolezze inedite, più attendibili, e anche più velocemente (bypassando tutte le “storie” che la nostra mente racconta e che talvolta ci lascia in dei circoli viziosi senza uscita).
Una sessione di focusing può anche utilizzare – in qualche momento – il Coaching, ad es. per aiutare a tradurre in propositi di azione le nuove consapevolezze emerse.
Un percorso di Focusing prevede una sessione di apertura per raccogliere e chiarire le esigenze e le aspettative del cliente, e un ciclo di incontri (di circa 45’/ 60’), con cadenza di circa un incontro a settimana. Può avvenire in presenza o in videoconferenza. Come anche nel coaching, si tratta di percorsi brevi.
In ogni sessione di focusing il focalizzatore (cliente) sceglie un tema, situazione, emozione o evento sul quale desidera focalizzarsi, e la sessione lo aiuta ad esplorarlo a livello del sentire, per trarre nuove consapevolezze o insight.
Il trainer facilitatore di focusing aiuta in primis a creare uno spazio di accoglienza, nel quale il focalizzatore possa dare spazio al sentire del proprio corpo (la sensazione sentita), e poi lo supporta nel trovare un simbolo (verbale o visivo) per descriverlo e rappresentarlo. Il ruolo del trainer facilitatore non è quello di offrire interpretazioni o chiavi di lettura, ma di facilitare questo momento di auto-ascolto e di auto-apprendimento nel cliente, aiutandolo a prendere atto della nuova direzione che si sta facendo strada in sé.
Questa integrazione corpo-mente apre nuove prospettive o consapevolezze, e spesso si accompagna anche a un cambiamento (felt shift) a livello del sentire.
Un percorso di focusing, può anche essere integrato da un successivo percorso di coaching, per aiutare a tradurre le nuove consapevolezze emerse in nuovi progetti o obiettivi di cambiamento, che si vogliano perseguire nella propria vita.