di Sabina Poietti

Learning Coaching e insegnamento

Il Learning Coaching sta contribuendo a cambiare sia la modalità di fare lezione che la relazione tra insegnante e discente, sia nell’apprendimento della lingua Inglese, che in altri ambiti. La percezione di se stessi, la riflessività di come si apprende, la capacità di orientarsi verso obiettivi motivanti e consapevoli sono alcuni degli elementi trainanti del Learning Coaching, che facilitano una piena espressione del potenziale di apprendimento.

L’essere umano così come la natura e l’universo, è un’entità in continua evoluzione; almeno all’apparenza, egli può sperimentare momenti di caos. Ma come già noto a molti, nel caos c’è l’ordine e nell’ordine il caos. In un contesto complesso, quale quello attuale, dove il cambiamento è insito in ogni micro azione, ci si trova spesso in una necessità di adattamento continuo, sebbene la mente tenda a cercare la stabilità, attuando meccanismi abitudinari, che non sempre sono funzionali. Essere pienamente consapevole implica che il punto di riferimento non può essere cercato soltanto nelle azioni esterne, ma va in primis ricercato anche al suo interno per navigare l’incertezza con un senso di autoefficacia.

Nell’apprendimento della lingua Inglese, così come per altri ambiti, è indispensabile attivare un allenamento volto all’acquisizione non solo di contenuti, ma anche di competenze comportamentali ed emotive. L’emozione, ad esempio, aiuta il processo di memorizzazione a lungo termine così come un apprendimento agito e contestualizzato.

Abbracciare l’approccio del Learning Coaching facilita tale allenamento. L’importanza di definire obiettivi anche da parte degli studenti consente di riflettere e connettersi a valori, ricercare la motivazione, stimolare la curiosità, portando attenzione e dunque consapevolezza su aspetti comportamentali non più utili, generando una sorta di “bussola”. Essa permette di orientarsi e districarsi lungo tutto il processo di apprendimento, poiché porta consapevolezza alla dimensione del pensiero, dell’emozione e dell’azione.

Il Learning Coaching si configura, pertanto, come un processo in cui il coach o insegnante coach, è anche un esperto di processi di apprendimento; è un facilitatore che aiuta l’emersione del potenziale di apprendimento nello studente, agendo su più livelli in funzione delle esigenze specifiche degli studenti. Ne consegue che la rimozione di impedimenti ad apprendere, quali credenze e abitudini disfunzionali, nonché l’allenamento sulla presa di consapevolezza apre nuove opzioni in termini di strategie, comportamento e approccio allo studio. Ad esempio l’uso di immagini, video e domande contribuiscono ad incrementare la riflessività, a sviluppare il pensiero critico, creare connessioni, utili ad un apprendimento significativo e consapevole. In un’attività di listening comprehension in lingua Inglese, si può iniziare osservando le domande del test, immaginando come sarà la conversazione, chi saranno i protagonisti, in quale ambito sta avvenendo, le parole chiave ed eventuali sinonimi. Ciò consente di attivare anche altri processi interni che stimolano un apprendimento significativo e che aiutano a gestire il momento dell’ascolto con un approccio diverso, di trovare ordine nel caos. In questo caso, spesso il caos, può essere generato non soltanto dall’incertezza, ma può avvenire anche da uno stato di ansia da prestazione o semplicemente dal non sentirsi all’altezza, generato sia da una narrazione interna depotenziante che dall’ambiente esterno. Essere consapevoli è un primo step per dare spazio al cambiamento. Ma non è l’unico. Creare contesti che innalzano aspetti come collaborazione, sicurezza ed empatia, l’utilizzo di un linguaggio comune, la valorizzazione della diversità, divengono nodi centrali che creano le basi per un apprendimento efficace.

Come vi sentireste se durante la lezione di inglese sperimentaste la libertà interiore (libera per l’appunto dalla paura di sbagliare, dal giudizio) di esprimere i vostri pensieri senza freni, sicuri che essi rappresentino e generino valore condiviso insieme ad altri?

Come vi sentireste se il vostro insegnante desse una valutazione o un feedback generato dal cuore? Quando genero con il cuore nella relazione, sono aperto all’altro, sperimento la presenza,  trasmetto all’altro un’informazione e un’emozione importante. E  per voi? Cosa accade quando generate con il cuore?

Sabina Proietti
Formazione linguistica, Coach, Learning Coach® e Assessor di Intelligenza Emotiva